martedì 8 luglio 2008






RELAZIONE FINALE DEL CORSO
“ SETTE E NUOVI CULTI “
INTRODUZIONE
Il lavoro contenuto in questa semplice relazione conclusiva di fine corso, ha rappresentato per me una novità nel campo dei miei studi teologici.
Il corso che ho frequentato con molto interesse mi ha dato la possibilità di approfondire alcune conoscenze teoriche dei nuovi movimenti religiosi, oggi sempre più presenti in Italia e all’estero e delle strategie di aiuto dette di “counseling” di coloro che in qualche modo hanno vissuto esperienze di disagio in seguito all’incontro con una setta.
Ho scelto di approfondire la figura di Rudolf Steiner perché casualmente ho appreso che figli di amiche cristiane cattoliche frequentano scuole che fanno riferimento alla pedagogia steineriana.
Al corso che ho frequentato ho compreso che tali scuole non sono immuni da critiche anche fondate, per cui ho deciso di indagare su di esse per comprendere le ragioni filosofiche che hanno permesso la loro affermazione e diffusione.

Rudolf Steiner
Rudolf Steiner , figlio di un capostazione austriaco, nasce il 27 febbraio 1861 a Kraljevic (allora Impero Austro-Ungarico, oggi Croazia).
Nel 1879 inizia i suoi studi di matematica e scienze all'Università di Vienna frequentando anche corsi di letteratura, filosofia e storia occupandosi a fondo, fra l'altro, di studi su Goethe.
Nel 1891 si laurea in filosofia con una tesi su temi di gnoseologia che verrà pubblicata nel suo primo libro "Verità e scienza" nel 1892.
Dal 1897, senza avvalersi di manoscritti, inizia la sua attività di insegnante e conferenziere che lo porterà in giro per il mondo effettuando più di 6000 conferenze e pubblicando 28 libri su argomenti che spaziano dalla filosofia, alla medicina, dalla matematica e fisica all'agricoltura, dall'economia alla pedagogica e all'architettura.
Con Marie von Sivers, sua stretta collaboratrice dal 1902 e futura moglie, fonda logge teosofiche in Germania e all'estero. Muore a Dornach, vicino Basilea (Svizzera) il 30 marzo 1925.
L'eredità poderosa di conoscenze innovative e di iniziative che Rudolf Steiner ci ha lasciato hanno prodotto nel mondo una vasta serie di iniziative nei vari campi delle attività umane tra cui emerge l'agricoltura biodinamica, la medicina antroposofica, l'euritmia, l'arte della parola, la pedagogia steineriana (scuole waldorf), l'architettura vivente. Nel Goetheanum, edificato a Dornach (Basilea, Svizzera) e progettato da Steiner, si svolgono le attività della Libera Università di Scienza dello Spirito, le attività artistiche e teatrali, convegni, meetings e concerti.

Antroposofia
Steiner inizialmente era membro della società teosofica fondata da Madame Blavatsky, ma ben presto ne prese le distanze per divergenze di idee. Riteneva infatti la teosofia eccessivamente elastica verso le tradizioni orientali a scapito del Cristianesimo, così da scaturire in una forma di relativismo che Steiner non condivideva
L'antroposofia è una "scienza spirituale" fondata da Rudolf Steiner. È un tentativo di investigare e descrivere fenomeni spirituali per mezzo della "osservazione animica mediante metodo scientifico".
La parola antroposofia deriva dalle radici greche anthropo (uomo) e sophia (conoscenza).
La ricerca antroposofica tenta di investigare e descrivere un mondo spirituale che, come cerca di dimostrare, risiede al di là del mondo dei sensi umani e delle esperienze, e ambisce a raggiungere la stessa precisione e chiarezza dell'approccio scientifico delle scienze naturali nell'investigazione e descrizione del mondo fisico.
L'Antroposofia è da Steiner collocata "al di sopra di qualunque fede", perché si fonda su una conoscenza alla quale la fede non può appoggiarsi. Steiner sostiene di aver letto la Akasha-Chronik che in sanscrito vuol dire «etere vitale». La Cronaca Akasha è da intendersi come una cronaca che offre un'interpretazione del cosmo, della storia del mondo e del futuro dell'umanità. La sua rivelazione attraverso Steiner è considerata segreta, definitiva e non impugnabile e quindi le sue scritture sarebbero decifrabili solo da iniziati. Steiner dice: «Sulle fonti di quello che qui viene detto sono ancora oggi vincolato al segreto. Chi sa qualcosa di queste fonti, conosce la ragione di tale vincolo» (R. Steiner, Aus der Akasha-Chronik, Dornach, 1975, p. 19).
Le idee di Steiner hanno le loro radici nella fioritura della cultura tedesca che diede come risultato da una parte le filosofie trascendenti di Fichte e Schelling e la fenomenologia di Hegel, dall'altra le opere poetiche e scientifiche di Goethe, sulle quali Steiner lavorò lungamente. Steiner fu anche profondamente influenzato da Franz Brentano e Wilhelm Dilthey, dal lavoro dei quali attinsero sia Edmund Husserl che Ortega y Gasset. Il lavoro iniziale puramente filosofico conduce Steiner dalla coscienza interiore del pensare, a una crescente esplicita considerazione dell'esperienza spirituale:
« L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come una necessità del cuore, della vita del sentimento, e può essere pienamente giustificata se soddisfa questo bisogno interiore. » (Rudolf Steiner)

Antroposofia come unione fra scienza e spirito
Steiner credeva nella possibilità di unire la chiarezza del pensiero scientifico moderno con la consapevolezza di un mondo spirituale che è presente in tutte le esperienze religiose e mistiche. La scienza si limita a teorie che possono essere controllate e verificate. Steiner tentò di creare un approccio a ciò che chiamava "vita interiore" che si fonda sul rigore di pensiero proprio della scienza moderna, ma che si rivolge allo studio dell'anima e dello spirito.
Nell'antroposofia l'attività artistica è considerata un ponte tra scienza e religione, tra realtà materiali e spirituali, capace di dare vita a forme di conoscenza superiore, il cui scopo è di raggiungere livelli di consapevolezza più alti tramite concentrazione, meditazione e contemplazione. In diversi scritti e in centinaia di conferenze Steiner descrisse numerosi esercizi sistematici con i quali realizzare tali fini.
L'antroposofia, benché apprezzi tutte le religioni e gli sviluppi culturali, mette in evidenza il pensiero esoterico occidentale (piuttosto che l'antico pensiero esoterico indù o buddista) come il più appropriato per le necessità contemporanee, e percepisce Cristo e la sua missione sulla Terra come avente un posto particolarmente importante nell'evoluzione umana, sebbene questi non siano visti nello stesso modo della corrente principale delle chiese cristiane. Steiner metteva in evidenza che l'essere che si manifesta nel Cristianesimo si manifesta anche in tutte le fedi e religioni; è l'essere che unifica tutte le religioni, e non una particolare fede religiosa, che Steiner vide come la forza centrale nell'evoluzione umana. Il Cristianesimo di Steiner è anche diverso da quello degli gnostici che vedevano il fenomeno Cristo attraverso la conoscenza ottenuta attraverso il primo gnosticismo, mentre l'incarnazione del Cristo fu per Steiner una realtà storica e un punto unico e fondamentale nella storia umana.
L'antroposofia incoraggia un pensiero chiaro e libero, e lo sviluppo della coscienza umana oltre i sensi materiali. Incoraggia anche l'espressione artistica delle proprie percezioni. Steiner la definì come una via di conoscenza che porta lo Spirituale nell'essere umano verso lo Spirituale nell'universo.

COSMOLOGIA STEINERIANA
Secondo Steiner, il mondo attuale è inserito in un processo di continuo progresso; si conterebbero sette fasi a livello di coscienza planetaria (Saturno, Sole, Luna, Terra, Giove, Venere e Vulcano). In una di queste fasi (Saturno) incominciò lo sviluppo dell'uomo che ricevette l'involucro fisico, poi quello etereo, poi astrale, e poi - iniziando lo sviluppo terrestre - lo sviluppo dell'Io (coscienza della realtà materiale). Nel periodo Lemurico si ebbe la separazione di Terra e Luna e nello stesso periodo si ebbe l'evento «Lucifero» che portò alla separazione dei sessi, alla malattia e alla morte. Il successivo periodo, l'Atlantico, produsse la stirpe degli atlantidi che correvano ad un'altezza inferiore a quella dei monti ma potevano sollevarsi al di sopra di questi. L'evento «Cristo» non inaugura una nuova epoca, ma indica il punto culminante dell’evoluzione cosmica, segnando la fine del processo discendente verso la materia e l’inizio di una nuova ascensione. All’origine, vi erano due Gesù, il Gesù “Salomone” e il Gesù “Nathan”. Ma queste due persone diverse si fondono misteriosamente in una al momento della disputa con i dottori del Tempio, e al battesimo nel Giordano quest’unico Gesù è sufficientemente evoluto per ricevere in sé il Cristo. Alla crocifissione, il Cristo lascia il corpo di Gesù e diventa lo spirito della Terra e del corpo fisico ed eterico degli uomini, mentre appare come “luce” ai discepoli. Da questo momento, Arimane è confinato all’Inferno e gli uomini – almeno i più evoluti tra loro – possono avanzare verso la fine dell’epoca della Terra e verso i successivi stadi di Giove, Venere e Vulcano. Dal 1413 è iniziata l'era del razionalismo in cui si è raggiunto il pieno sviluppo dell'Io grazie al formarsi dell'anima cosciente. Si prevedono ancora altri periodi cosmici in cui ci sarà la comparsa di nuove razze.
Pedagogia steineriana
Autoeducazione ed osservazione del bambinoI genitori accolgono l'arrivo sulla Terra di un essere umano che ha bisogno di essere aiutato a rendersi autonomo. Egli va assistito con la massima devozione e si chiama bambino. Madre e padre sono la sua prima vera culla nonchè il sostegno che gli permetterà di avere struttura e trovare la direzione nell'esistenza.Il bambino avrebbe bisogno di essere accolto con l'atteggiamento di un cuore che vede. Comprendere le sue necessità e le qualità di quella persona che ci chiede aiuto è la prima vera forma di educazione per l'infanzia: l'autoeducazione del genitore.
Tutti i bambini sono differenti tuttavia esiste anche la necessità di studiare le caratteristiche che accomunano i bambini tra loro in quanto "bambini" e una delle scienze che studiano tali leggi generali è la pedagogia.La Pedagogia steineriana (e più in generale la Scienza dello Spirito) costruisce un ponte tra natura generale del bambino e le tante differenti individualità che ci vengono incontro nei bambini che incontriamo tutti i giorni.L'aspetto esteriore del bambino è secondo Steiner una parte soltanto di tutto ciò che un essere umano porta nel mondo con la sua incarnazione. E' però vero che già dall'aspetto esteriore possiamo cogliere tratti del nocciolo interiore attraverso l'osservazione.Tra natura generale del bambino e natura di quel determinato bambino si colloca un terzo aspetto, il temperamento, che accomuna i bambini in gruppi. I quattro temperamenti individuati da Rudolf Steiner. Il temperamento da un lato individualizza e dall'altro riunisce in gruppi; si ha infatti a che fare con il nucleo essenziale di quel bambino e contemporaneamente con la natura generale di bambino e di essere umano.
Linea ereditaria e nucleo essenziale
La Scienza dello Spirito considera la natura umana inserita nella linea ereditaria. Dal singolo la linea ereditaria risale verso gli avi nel passato e scende verso i discendenti nel futuro.Accanto ai caratteri dell'eredità però ogni individuo porta in sè qualcosa che non deriva dagli antenati: Il nucleo essenziale interiore dello spirito umano.L'uomo incorpora in sè dai mondi spirituali questo nucleo essenziale e si unisce a ciò che viene dalla linea ereditaria. Tale nucleo è il frutto delle vite precedenti di quell'individualità che fa cioè riferimento alla legge delle ripetute vite terrene.Il nucleo individuale è avvolto in un involucro esteriore che deriva dalla linea ereditaria cosicchè per la forma e certe altre qualità dobbiamo risalire agli antenati mentre per conoscere l'intima essenza di quell'uomo dobbiamo retrocedere alle sue vite precedenti. Ogni essere umano è costituito da queste due correnti ed in ogni uomo queste due correnti devono trovare un equilibrio. L'equilibrio o elemento intermedio con qualità più generiche dell'individualità ma in sè capace di individualizzare è il Temperamento."Come l'azzurro e il giallo riuniti formano il verde, il congiungersi delle due correnti nell'uomo forma quel che si chiama temperamento...il temperamento equilibra l'eterno col transitorio". ( da Il segreto dei temperamenti umani, p. 16 R.Steiner ed. Antroposofica)
L'uomo è un'entità quadruplice
Prima di parlare dei temperamenti è a parer mio necessario un accenno agli organi costitutivi. L'uomo secondo Steiner è un'entità quadruplice consistendo in corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed Io.La parte che si presenta ai sensi esteriori e che l'uomo ha in comune con il regno minerale è il corpo fisico e segue le leggi di quel mondo (leggi chimiche, fisiche etc.)Gli altri tre corpi hanno caratteristiche soprasensibili.Il corpo eterico o corpo vitale o corpo del sistema ghiandolare è unito per tutta la vita al corpo fisico e ne evita il dissolvimento. Esso segue le leggi del mondo vegetale.Il corpo astrale o senziente porta i sentimenti, le brame, e le rappresentazioni riguardanti i nostri ideali morali. Esso è assimilabile, per le leggi che lo costituiscono al mondo animale.Il quarto elemento è l'Io ed è ciò che individualizza l'uomo e gli consente di dire Io a se stesso.Corpo fisico ed eterico appartengono alla linea genealogica mentre astrale ed Io sono connessi al nocciolo essenziale dell'uomo.
Rudolf Steiner identifica quattro temperamenti:
Il temperamento nell'infanziaAnche se è necessario distinguere per alcune ragioni il temperamento nel bambino da quello nell'adulto è vero per entrambi il fatto che i temperamenti nel singolo sono per così dire amalgamati tra loro e nel tentativo di riconoscerli si può soltanto parlare di prevalenza.Seguendo il ciclo della vita Steiner rileva questa relazione: il temperamento sanguinico si dimostra spiccato nell'infanzia, il collerico nell'adolescenza, il melanconico nella mezz'età e il flemmatico nella vecchiaia.Ogni forma di unilateralità del temperamento porta alla patologia e l'educatore deve operare un lavoro di "messa in equilibrio" tra i vari temperamenti in ogni singolo bambino.Ora entriamo più nel merito dei quattro temperamenti durante l'infanzia.
Il bambino melanconico
Ha tratti ben formati ma delicati. E' dotato di sguardo riflessivo. L'aspetto più interessante è la presenza di qualcosa di vecchio, indicatore di una maturità precoce. La sua profonda essenza appare molto prima che nei bambini con temperamenti diversi. La sostanza corporale viene posseduta troppo presto dallo Spirito del bambino.In genere non mangia molto ed è portatore di una fisicità fragile; infatti con un fisico debole l'Io fa meno fatica a superare la materia e a compenetrarla come se si desse forma all'argilla piuttosto che al marmo.Già nel fisico si mostra così presto la personalità dell'essere umano ancora bambino.Quando si presentano le qualità del piccolo genio occorrerà sviluppare l'armonia con gli altri temperamenti per evitare che si sviluppi un'esagerata unilateralità. L'evoluzione prematura usa forze riservate al futuro. La predisposizione melanconica nel bambino si fonda sul predominio dell'Io nei primi anni di vita.
Il bambino collerico
Testa grande e fronte sviluppata. Tende alla rotondità senza spigoli, Il naso acquista la sua forma definitiva solo con la pubertà. Di esso si notano già nell'infanzia le narici a forma circolare. Predomina il tronco sugli arti. La parte del piede che viene appoggiata con impeto nel camminare è il tallone. Il collerico se non ottiene quello che vuole si arrabbia, urla e può arrivare a crisi convulsive. Arrivando all'adolescenza con la maturazione del corpo astrale la vita di sentimento sboccerà in impeti passionali da contenere il più possibile ad esempio con strumenti artistici. L'educatore deve essere riconosciuto dal collerico come una guida per l'Io umano. Se predomina il corpo astrale nel bambino appare il temperamento collerico.

Il bambino sanguinico
Predomina la velocità con cui il bambino fa molte cose contemporaneamente. Non sta mai fermo e saltella svolazzando in punta di piedi. Coglie tutto rapidamente e svelto dimentica. Se piange si consola subito distraendosi.E' fortemente influenzabile dall'ambiente. Nel bambino sanguinico assistiamo alla grande mobilità dei processi vitali: respiro, digestione etc. Lo stato d'animo è spesso influenzato dalla fame o dalla sazietà, dalla buona o cattiva digestione. Mangia veloce, prende di tutto e parla molto. La vita animica è mossa dalle forze del vivente (eteriche) e passando alla pubertà le forze dell'anima (astrali) prenderanno il sopravvento sulle forze vitali facendo prevalere con la giovinezza il temperamento collerico.Quando predomina il corpo eterico appare il temperamento sanguinico.
Il bambino flemmatico
Ama molto mangiare e bere e spesso supera nel peso gli altri bambini. Per via del peso impara più tardi a camminare. Diversamente dall'adulto flemmatico il bambino è grazioso. Il flemmatico non sa posare bene i piedi, non si pone in giusto rapporto con le cose. Il suo sguardo è spento e incolore. Incontriamo due tipi di flemmatico:1 - I bambini flemmatici naturali sempre pronti a mangiare; belli rotondi con guance grasse, allegri e soddisfatti. Amano rimanere nella loro pesantezza e non hanno per nulla gioia nel muoversi.2 - I bambini flemmatici per via dell'alimentazione sregolata di quest'epoca. (troppo ricca di grassi e di farina) . Soffrono per l'esagerato peso del loro corpo. Non hanno lo sguardo allegro del flemmatico naturale. Le loro guance sono grosse, cadenti, in quanto il flemmatico di questo secondo tipo non domina correttamente la forza di gravità.
Quando predomina il corpo fisico ci appare il temperamento flemmatico.CRISTO NELL’ANTROPOSOFIA

Il Cristo nell’antroposofia non è considerato la figura personale di Gesù Cristo del cristianesimo, ma come “energia cristica”. Gesù è invece l’elemento umano che ha dato la possibilità all’energia stessa di scendere sulla terra ed inaugurare una sorta di nuova epoca.
Steiner sostiene la necessità di una nuova rivelazione adeguata alla forma odierna che comporta, tra l’altro, un modo completamente nuovo e artificioso di considerare la figura di Gesù.
Per Steiner è nel battesimo che l’impulso di Cristo si congiunse a Gesù; solo a partire dal battesimo Steiner parla di “Gesù Cristo”. Con la morte in croce dice che l’”entità Cristo” si separò di nuovo dal corpo.
Degli eventi successivi alla morte di Gesù, Steiner dà un resoconto fantasioso e in aperta contraddizione con la Bibbia; egli infatti afferma che “quando la gente arrivò la mattina dopo, trovò il sepolcro vuoto perché la terra aveva accolto le spoglie di Gesù” (R:Steiner, Aus der Akasha-Forshung,Domach). “Con il terremoto si alzò un gran ciclone sulla terra e successive che cessato il vento, le lenzuola giacevano nel sepolcro, come descritto fedelmente nel Vangelo di Giovanni”. (ibid).
Steiner interpreta inoltre il mistero del Golgota con qiesta citazione:” Quando a Gesù sulla croce venne aperto il fianco e colò il sangue, il Cristo si congiunse con la terra. Il colare del sangue dalle ferite del Redentore non rappresentava solo un evento fisico, ma si trattava anche di un evento spirituale”(ibid). La chiesa per Steiner non è stata mai in grado di interpretare nel giusto significato tale evento; pertanto solo gli antroposofi sono gli unici in grado di fornire una giusta interpretazione del mistero del Golgota e di annunciare il vero cristianesimo.
Questa visione ha permesso il costituirsi di”Comunità dei Cristiani”oggi ancora attuali, a cui aderiscono persone che rivisitano i sacramenti e altri fondamenti teologici dandone una lettura esoterica; l’appartenenza a tali comunità non esclude anche la possibilità di far parte di altre confessioni, ognuno è quindi libero di aderire a più esperienze religiose.
Per quanto riguarda il contenuto dei Vangeli, Steinter li considera non sufficienti per conoscere la Rivelazione. Essi vanno pertanto letti e rivisti alla luce della cronaca dell’akasha e di una “banca-dati-cosmica” posta attorno al nostro pianeta accessibile solo attraverso una sorta di chiaroveggenza per pochi iniziati.

INTERVISTA

Per completare il lavoro teorico riporto l’esperienza di un’amica che ha scelto una scuola steineriana per i propri figli.
Ella, dopo aver frequentato per diversi anni le suddette scuole, esprime le seguenti critiche:
§ Alcuni aspetti materiali come l’importanza di tutto ciò che è ritenuto naturale e sano (cibi biologici,indumenti di puro cotone o di pura lana ecc.) a volte sembrano diventare dei fini piuttosto che dei mezzi.
§ Il concetto della disciplina/educazione come forma di rispetto degli altri e come premessa della vita in comunità a volte è un po’ carente perché, per non imporre dall’esterno i valori morali che devono nascere dall’interiorità del bambino, non si dice chiaramente la differenza tra quello che è bene e quello che è male nei comportamenti sociali, per cui ad esempio si dà più importanza a non pestare i fiori piuttosto che rispettare gli altri.
§ Si tralascia il riferimento trascendentale che si riscontra ad esempio durante le preghiere prima dei pasti si ringrazia il sole per aver fatto maturare il grano soffermandosi così solo al mondo “naturale”.
§ Lo studio della Bibbia viene affrontato come tante altre mitologie in quanto le lezioni prevedono una progressione di argomenti per cui il primo anno si affrontano le fiabe, il secondo la Bibbia, il terzo la mitologia celtica ecc..


Conclusioni

Da ciò che è stato sopra esposto, possiamo concludere che Antroposofia e Cristianesimo sono incompatibili per vari motivi:

- Il pensiero di Steiner è occultistico e spiritualistico fondato su una conoscenza che proviene dalla chiaroveggenza.
Dio non è un Dio trascendente. Nonostante la rilevanza data da Steiner all'«evento Cristo» e al «mistero del Golgota», per lui Gesù Cristo non è l'unico figlio dell'unico Dio, ma è un'«entità». Al posto della Redenzione si sostiene l'idea della reincarnazione che è il contrario del messaggio biblico della Resurrezione dei morti e del compimento definitivo della storia.

- La "scienza umanistica" di Steiner è considerata una "conoscenza superiore" o "più profonda" rispetto ad altri modi di conoscenza, anche rispetto alla fede cristiana. Steiner rimane sempre l'autorità assoluta con la pretesa di annunciare una verità oggettiva che sarebbe contenuta nelle Akasha-Chronik. In molte prefazioni di redazioni è scritto: «Stampato per gli appartenenti alla libera università delle scienze Goetheanum. A nessuno che non abbia acquisito in questa scuola le pre-conoscenze autorizzate dalla stessa o in un altro modo, sempre autorizzato dalla scuola, è concesso un giudizio di competenza sui testi. Altri giudizi vengono rifiutati perché gli autori dei testi non sono disposti a nessuna discussione con chi li giudica» (J. Badenwieden, Anthroposophie, Konstanz, 1985, p. 216 ss).

- Difficoltà di dialogo con gli esponenti del pensiero antroposofico, poiché a nessuno che non abbia acquisito le pre-conoscenze soprannominati “iniziati”, è consentito esprimere un parere al riguardo.
Alla luce del lavoro svolto e considerando quanto sia in aumento la diffusione di nuovi movimenti religiosi che mistificano il messaggio cristiano, penso sia opportuno e doveroso tener presente l’avvertimento del Nuovo Testamento in cui gli autori ispirati mettono in guardia dalla possibilità che si creino correnti incompatibili con la sana dottrina Cristiana: "Verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.Ma tu sii vigilante in ogni cosa"(2 Timoteo 4,3-5)
Lo stesso richiamo è contenuto anche nel discorso conclusivo che Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari salita al Padre da pochi giorni, ha tenuto nel suo discorso conclusivo “Gesù maestro” il 17 febbraio 1971 a Loppiano: “E’ questo dunque il mio augurio a Loppiano e soprattutto ad essa come scuola: non lasciarsi mai ingannare da nessuno e da nulla, seguire un solo Maestro, anche il Vangelo vuole che non si dia a nessun altro questo titolo”.
Paola Maria Del Pozzo
Bibliografia


R. Steiner, “Il segreto dei temperamenti umani”, Antroposofica Milano
N.Glas, “I quattro temperamenti sulla strada dell’autocoscienza”,.Natura e cultura.
R.Steiner, “Esercitazioni seminaristiche”, Stoccarda Agosto 1919
Alessandro Pennesi, conferenza Conegliano Veneto, ottobre 2001

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